Claudio fin da ragazzino aveva capito che quella dei dischi sarebbe stata la strada del suo futuro.
Mario, il papà, indimenticabile campione del ciclismo castellano, dopo l'attività agonistica, aveva pensato al futuro. Un bar sotto la torre del castello, gestito con la moglie Linda e l'arrivo del primo jukebox. "Si trattava di un Fanfare NSM - dice Claudio - ero ragazzino, ma Io ricordo bene".

Quindi la nascita della "MT", quella che oggi è la sua ditta. In pratica - dice - la mia attività di oggi è nata proprio allora, con la Machieraldo e Tosato. Mio padre distribuiva i jukebox, il signor Machieraldo li riparava.
Lui, ragazzino imberbe, sempre attento a imparare come si muovevano le mani del socio di papà che riparava i meccanismi alle "macchine musicali". Attento a filamenti e ingranaggi, luci e quant'altro aveva di magico quello scatolone inventato dagli americani, che metteva sul piatto i dischi per farli ascoltare.
Il bar di papà era dotato di un jukebox con tutte le novità del momento: jukebox che cambiava sempre con l'arrivo degli ultimi successi americani.
Ricordo - dice - lo "Jupiter", l'"Ami J", poi il "Continental", prima e seconda serie e il più venduto negli anni Sessanta, l' "L 200 AMI" con la stella e il caleidoscopio.
A 12 anni si compra il primo disco con 3.500, lire frutto diti suoi risparmi: un LP dei "Creedence Clearwater Revival" dal titolo "Pendulum".
Frequenta il laboratorio di papà e del socio, riparando a 14 anni tutto da solo il suo primo jukebox, uno di quelli che papà Mario voleva buttare.
Negli anni '70, quando i jukebox fanno registrare il primo tangibile declino, lui invece intravede proprio l'attività del suo futuro. Un futuro che ho sognato fin da bambino dice aggiustare jukebox e fare il disc-jockey.

Marco primogenito di Claudio, fin da piccolo ha sempre seguito le orme del Padre, ora titolare della ditta "Lampo Service" ha preso la strada che Claudio gli ha insegnato come DJ, occupandosi di allestimenti audio, luci con arredi design per eventi, matrimoni, ecc.
Nel tempo libero Marco aiutava suo padre nella riparazione dettagliata che solo lui sapava fare, si stiamo parlando al passato perchè il 31 Dicembre 2020 il padre Claudio è venuto a mancare, ed ha lasciato un vuoto immenso con la sua infinita conoscenza.
Marco ha promesso a suo padre di continuare l'opera che aveva iniziato, ecco che con lui "la musica continua".